giovedì 19 aprile 2012

Offshore (di Germano M.)



Offshore

di Germano M.

eBook Autoprodotto - Racconto ispirato al progetto Survival Blog

61 pagine, 0.89 euro








Sinossi

Giugno 2016. L'umanità è stata in buona parte cancellata da una pandemia di origine prionica, la Gialla. Nel corso di soli cinque anni gli infetti, trasformati in cannibali folli e rabbiosi, hanno cancellato paesi, nazioni, comunità, scatenando panico e la follia. Guerre, carestie e crolli finanziari che hanno accelerato il crollo della civiltà.
Tra i superstiti che hanno cercato rifugio lontano dalla pandemia, questa in particolare è la storia di Geremia, isolato su una wind-farm a largo delle coste indiane, devastate dal fallout radioattivo causato dalla guerra col vicino Pakistan di pochi anni prima.
A cosa può portare la prolungata solitudine in un mondo morente? Ma Geremia è poi davvero solo, o c'è qualcosa che lo aspetta, al margine delle acque battute dai venti radioattivi?

Commento

Il progetto di scrittura condivisa Survival Blog ha prodotto un'interessante quantità di ebook autoconclusivi correlati allo scenario di base.
Germano è stato fin dall'inizio uno degli scrittori che ha maggiormente intuito le potenzialità dell'ambientazione pandemica, tanto da aver scritto e pubblicato Girlfriend from Hell, una specie di "caso letterario" nel sottobosco dei romanzi digitali indipendenti italiani. Storia potente, evocativa, ma anche meta-cinematografica per più di un motivo (non per ultima la presenza dell'attrice Zooey Deschanel, ossia la girlfriend citata nel titolo).

Con Offshore Germano abbandona i personaggi di GfH ma non le atmosfere pandemiche. Con un intelligente e lungimirante campio di latitudine l'autore ci porta nei pressi dell'India, laddove la Gialla ha colpito (se possibile) ancora più duramente, complice la sovrappopolazione e la guerra nucleare combattuta coi vicini pakistani.
Geremia è un uomo duro, sopravvissuto per un misto di fortuna, furbizia e soprattutto grazie a un grande senso d'adattamento. Non un eroe quindi, ma nemmeno un antieroe. Attraverso una narrazione fatta di data entry nel giornale (informatico) di bordo, il protagonista di Offshore ci regala scorci allucinati della sua vita sulla wind-farm, ma anche ricordi ancor più spaventosi di quella che è stata la sua vita nel momento in cui si è trovato bloccato, per motivi di lavoro, nei pressi della Penisola Indiana. Le descrizioni secche ed efficaci di città travolte dalla pandemia e dagli infetti, ma anche da un'isteria di massa risvegliata da ancestrali tradizioni religiose, rappresentano senz'altro il valore aggiunto del racconto. 

Il linguaggio crudo, le paranoie di Geremia e i suoi incubi conditi di sesso, violenza e malattia possono disturbare il lettore non avvezzo a certe atmosfere, così come rischiano di turbare chi crede che l'orrore narrativo sia quello edulcorato dei romanzetti di vampiri, zombie e streghe innamorate. Ecco, con Offshore siamo molto, molto lontani da tutto ciò, e anche da buona parte dei cliché a cui ci hanno abituato i romanzi e i film catastrofici prodotti un tanto al chilo.
Ciò che sorprende in positivo è anche il taglio cinematografico del racconto, che ricorda per molti versi un cortometraggio di quelli fatti bene, con un finale quasi mockumentaristico che funziona alla perfezione.

1 commento:

  1. Interessante il paragone con il mockumentary. ^^
    E troppo buono, davvero. Grazie. ;)

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