sabato 22 giugno 2013

Stitched (di Garth Ennis e Mark Wolfer)


Stitched

di Garth Ennis e Mark Wolfer

Panini Comics

176 pagine (a colori), 16 euro









Sinossi

Direttamente dal cortometraggio che ha segnato l’esordio alla regia di Garth Ennis! Bloccati in Afghanistan, tre soldati statunitensi si apprestano a scoprire che il loro problema maggiore non sono i talebani, ma un’antica e terribile maledizione...
Testi di Garth Ennis, disegni di Mike Wolfer, ovvero la coppia di artisti già “colpevole” di Streets of Glory – Sentieri di gloria. (Quarta di copertina)

Commento

Con Garth Ennis non ci si annoia mai, questo è assodato.
Stitched è una graphic novel di guerra e orrore, con puri elementi ennisiani, ma che al contempo rappresenta una variante alle solite tematiche proposte dal fumettista britannico.
Lo scenario è quello attuale: guerra al terrore - qualunque cosa voglia dire - in Afghanistan.
La storia si apre con un elicottero di soccorso che precipita nel bel mezzo dei monti, tradito da un'avaria al motore.
Tre sono i superstiti, un capitano, ferito alla gamba, e due donne.
Giusto il tempo di allontanarsi dal relitto per localizzare un punto di estrazione e i tre americani vengono attaccati da alcune orrende creature incappucciate, occhi, bocca, naso e orecche cuciti con dello spago. Questi esseri impossibili sembrano fatti di pietra, sono quasi indistruttibili (avanzano anche se mutilati o gravemente danneggiati) e sono dotati di una forza bruta, che utilizzano per fare a pezzi gli avversari, corpo a corpo.

I tre soldati vengono salvati dall'intervento di altrettanti commando del battaglione SAS, gli stessi che dovevano estrarre in elicottero e riportare dietro le linee amiche.
I tre inglesi delle forze speciali sono bloccati da giorni tra quelle montagne deserte, e ben conoscono i "cuciti". A quanto pare si tratta di non-morti creati con uno spaventoso rituale di magia nera, messo in atto da una setta antichissima che si nasconde nelle caverne afghane.
Una setta che ora ha trovato un nuovo finanziatore.

Azione, sangue, spietatezza quando serve (ossia spesso), bei personaggi che cercano di sfuggire ai soliti cliché dell'horror militaresco.
Stitched non è un capolavoro, perché nella sua trama c'è molto di già visto, ma è comunque un'ottima graphic novel, scritta e disegnata con sapienza e con un uso sapiente dei trucchi del mestiere.
Sicuramente avremo un sequel, anche se questo primo volumone è da considerarsi autoconclusivo.

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