venerdì 1 febbraio 2013

The Invasion (di William Meikle)



The Invasion

di William Meikle

Dark Regions Press editore

2.68 euro (versione ebook), 12 euro (brossura)

Lingua: Inglese




Sinossi

Tutto ha inizio con una strana pioggia verde che, ora dopo ora, colpisce buona parte del pianeta. La pioggia sembra avere una forte componente corrosiva, tanto che consuma la carne nel giro di pochi minuti. Eppure non si tratta di acido, bensì di una forma di vita vegetale che germoglia direttamente laddove riesce a bucare l'epidermide umana. Chiunque rimane esposto alla pioggia muore e si trasforma in una sorta di melma brulicante di vita primordiale.
Ma questo è solo l'inizio. Nuovi esseri prendono vita dai depositi di acqua melmosa che per ore si sono formati un po' ovunque. All'inizio si tratta di forme di vita semplici, ma di giorno in giorno assumono una complessità maggiore, finché i superstiti del genere umano si accorgeranno di avere a che fare con una vera e propria invasione su vasta scala...

Commento

Sono incappato in William Meikle, prolifico autore scozzese di fantascienza e horror, nella mia quotidiana ricerca di storie nuove che, a quanto pare, l'editoria italiana sa offrire oramai solo su pochissimi lidi, vere e proprie isole nel mare magnum di omologazione che dilaga.

A vedere la sua foto, Meikle dà l'idea di un simpatico scozzese di mezza età con tanta voglia di raccontare storie divertenti. Nel senso che divertono chi ama i suoi stessi generi, senza doversene vergognare.
The Invasion è una novel a metà tra catastrofismo survivalista e fantascienza pura. Sono chiari gli omaggi a tutto quel filone cinematografico/narrativo che da un paio di secoli ipotizza un'invasione aliena della terra. Da La guerra dei mondi a Il giorno dei Trifidi, passando per ID4 e, soprattutto, attraverso moltissimi B-movie in puro stile anni '50 e '60.
Attenzione però: parlo di suggestioni, non di scopiazzamenti. In realtà l'invasione pianificata da Meikle è originale quel tanto che basta per incuriosire anche il lettore più esperto. Dalla pioggia vegetale agli insetti scavatori nati da essa, man mano viene la voglia di sapere cosa si sarà inventato l'autore per distruggere ancora un po' di quel che rimane della povera razza umana.

Il punto di vista narrativo scelto da Meikle è piuttosto classico: presi un gruppo di sopravvissuti dislocati in una regione abbastanza isolata del Canada, li utilizza per descrivere ciò che sta succedendo su scala mondiale. Le vicissitudini dei protagonisti si alternano infatti ad excursus più ad ampio spettro, grazie ai collegamenti via Internet e ai notiziari in TV, finché essi continuano a esistere. Alle atmosfere catastrofiste si somma la lecita curiosità – che caratterizza gli appassionati di fantascienza old style – di sapere con chi abbiamo a che fare e perché questi alieni, apparentementi privi di emozioni e dalla mentalità da sciame, vogliono distruggerci.

Diciamo subito una cosa: Meikle non è Brian Keene (tanto per fare un nome noto ai lettori dei miei blog). Il suo stile è un po' meno horror e un po' più fantascientifico, forse anche un po' meno d'impatto. Detto ciò, Meikle è molto bravo nella sostanza e discreto nello stile. Non è un autore cerebrale, bensì pratico, concreto. I suoi personaggi si muovono, compiono azioni, sopravvivono, riservando a qualche trafiletto soltanto le riflessioni profonde e le introspezioni. È un male? È un bene? Dipende tutto da che tipo di lettori siete. The Invasion mi ha divertito facendomi pagare un prezzo onesto per farlo. Questo, a volte, basta più di mille giri di parole.

Il blog di William Meikle: http://williammeikle.blogspot.com/

2 commenti:

  1. Mi viene da pensare che o David Gerrold ha "omaggiato" questo scrittore, o il contrario. L'idea è accattivante ma è praticamente identica a quella della Guerra contro gli Cthorr

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