lunedì 14 gennaio 2013

Demonio (di Graziano Diana)

Demonio

di Graziano Diana

Einaudi Editore

176 pagine, 15 euro










Sinossi

Gabriele ha trovato sorella, madre e padre uccisi in un lago di sangue. Tutto sembra accusare il padre: che si sarebbe suicidato dopo la strage. Perché allora Gabriele dice a tutti con certezza che «non è stato il padre?» Perché Gabriele, quando è arrivato sulla scena del delitto, ha visto qualcosa. Qualcuno. Qualcuno che lui riesce solo a definire «demonio». Da quel giorno la sua vita si affolla di strane presenze. Qualcuno lo segue. Qualcuno cerca di ucciderlo. Gabriele comincia a indagare, diventa detective. Perché, su un foglio dell'agenda del padre, c'è la stessa misteriosa frase latina che lui è sicuro di aver sentito pronunciare dalla terrificante creatura? Nella luce della Roma di oggi, tra architetture moderniste e gallerie d'arte, Gabriele scopre di dover combattere per la propria salvezza. Per salvarsi dal male. E da un destino molto peggiore della morte.

Commento

Dalla quarta di copertina scopro che Graziano Diana è al suo primo romanzo, ma è un regista e sceneggiatore di lungo corso, con collaborazioni molto importanti alle spalle (Ultrà, Canone Inverso, La Scorta, Ultimo etc etc).
Demonio (titolo poco azzeccato), parte come un giallo, ma prestissimo fa una virata decisa - aggiungerei coraggiosa - verso l'horror esoterico, prendendo un po' spunto dai thriller a fondo soprannaturale/religioso che oggi vanno tanto per la maggiore.
Tutto parte da un terribile fatto di cronaca come, ahimè, se ne sentono troppi ai notiziari: le stragi della follia, quelle che avvengono tra le mura domestiche. E' il protagonista a scoprire la propria famiglia sterminata da suo padre, che poi si è fatto saltare la testa con un fucile. Mentre gli inquirenti premono per chiudere in fretta il caso, Gabriele è sempre più convinto che sulla scena del delitto ci fosse qualcun altro, la cui presenza ha poco di terreno e molto di diabolico.
Non potendo raccontarvi troppo (rischiando così di rovinarvi la lettura), posso tuttavia confermare che Diana ha il coraggio di portare fino in fondo una storia che non si risolve con la solita trovata positivista-razionalista all'ultima pagina. No, la trama si tinge sempre più di soprannaturale, trascinandosi verso un finale cupo e con ben poco di rassicurante. Proprio come ci si aspetta da un buon horror senza compromessi.

Diana ha una scrittura pulita, ma che non disdegna introspezioni, ricerca psicologica, sviluppo dei personaggi, anche se quest'ultima fase rimane incompiuta per quel che riguarda i comprimari del romanzo. Dovessi fare dei paragoni, per quel che servono, direi che l'autore ricorda un pizzico Danilo Arona, per quel che riguarda alcune trovate narrative, e ha un po' della malinconia di fondo propria dei romanzi di John Connolly. Fatte le debite proporzioni, ovviamente.
Buoni i risvolti "esoterici" della trama, anche se potevano essere approfonditi molto di più; invece l'autore si limita a darne una descrizione un po' troppo sommaria, senza addentrarsi in quella che a mio parere è una trovata originale e molto interessante. Da qui viene facile dire che il più gran difetto del romanzo è forse l'eccessiva brevità: 15 euro per 176 pagine a caratteri. Non proprio spiccoli. Insomma, non è esattamente quel che si dice un prezzo competitivo.
Demonio si presterebbe a un sequel, magari in grado di riprendere i tanti punti interrogativi lasciati in sospeso. Io di solito non amo scelte editoriali di questo genere, ma in tal caso sarei il primo a invitare Graziano Diana a dare un seguito a questo suo romanzo. 

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